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Animal Farm 2009

Oramai lo sappiamo, chi ci governa ha dei problemi. Problemi a frenare certi appetiti o a frenare alcuni vizi non proprio istituzionali, vedi droghe. Molti diranno che non c’e’ niente di male, che sono persone come noi e come noi hanno pregi e virtù.

Ma proprio qui sta il punto, sono persone come noi? Possiamo dire che Marrazzo e’ stato trattato come Cucchi, nei confronti della droga, il primo cambia ogni giorno versione davanti ai magistrati, l’altro e’ morto in carcere dopo essere stato arrestato per possesso di 20 grammi di droghe varie (cannabis e cocaina). Io credo che non siamo uguali, siamo agli antipodi, non per moralità o altro, ma per il semplice fatto che noi subiamo le leggi fatte da loro, leggi severe che pero’ non li riguardano, e lo stesso dicasi per i cosiddetti vip.

Per noi, gente comune, vale la legge Giovanardi che ha inasprito le pene per la detenzione di droghe, vale la legge Carfagna sulla prostituzione che ha istituito sanzioni pecuniari per chi viene sorpreso in strada in compagnia di prostitute. Leggi che possono anche essere giuste, non e’ questo il punto. Il punto e’ che loro, i non-comini, non vanno in strada a comprare sesso, la droga gli arriva a casa non sono certo costretti a frequentare parchi pubblici all’imbrunire. Vivono su un altro livello e sono impuniti, o meglio esiste sempre un cavillo che fa di loro dei non perseguibili, siano di destra o di sinistra.

Ci sono poi altri dettagli. Prendete la famiglia: quando fu istituito il Family day tutto il mondo cattolico istituzionale tuono’ che la solo famiglia possibile e’ quella tra un uomo e una donna e regolarizzata da un matrimonio, sia esso civile o religioso. Poi scopriamo che alcuni di loro la famiglia la calpestano avendo relazioni extra-coniugali (quasi sempre a pagamento) e che,nel caso di convivenze beneficiano di particolari agevolazioni in quanto parlamentari. Le stesse agevolazioni che negano alle comuni coppie di fatto.

Altro esempio, le intercettazioni. Fino a quando riguardavano mafiosi, dirigenti di calcio o ragazze desiderose di apparire in tv erano ben viste. Poi sono stati loro a essere intercettati e abbiamo scoperto che alcuni volevano una banca, altri piazzare donnine in rai. Allora la cosa e’ risultata indigesta, ci han detto che tutti noi eravamo in pericolo, che un grande fratello osservava, registrava e immagazzinava le nostre vite, ma dovevamo stare tranquilli perche’ loro sarebbero intervenuti. Personalmente credo che non si dovrebbero pubblicare intercettazioni di inchieste in corso e in questo senso si potrebbe intervenire, ma quello che mi fa rabbia e’ che si voglia impedire di intercettare per reati in cui sono quasi sempre coinvolti politici. Ci vogliono aiutare, ci spieghino a cosa servono veramente tutte le telecamere che hanno messo in giro per le citta’, dove sono le registrazioni e quanto tempo vengono conservate, mi spieghino perche’ io non posso filmare i loro consigli comunali ma loro possono filmare me che aspetto il treno alla stazione. Intervengano contro la tracciabilita’ su internet, contro il fatto che il mio provider traccia i miei movimenti e rivende il tutto a scopi commerciali. Mi spieghino perche’ anche se non sono sull’elenco mi arrivano telefonate pubblicitarie. La privacy e’ di tutti, non solo di chi ha il potere. E’ proprio vero che alcuni animali sono piu’ uguali degli altri ed e’ anche vero che i piu’ uguali sono i maiali.

Croci fisse

Dopo la spregiosa sentenza della corte europea, varato il progetto che mira a far appendere nella aule scolastiche i simboli di TUTTE le religioni. Nella foto, una parete con i primi simboli: croce latina (Cristianesimo), scudo di David (Ebraismo), omkar (Induismo), stella a nove punte (Bahaismo), mezzaluna (Islam), croce del sole (Neopaganesimo), yin e yang (Taoismo), torii (Shintoismo), Ruota del Dharma (Buddhismo), khanda (Sikhismo), svastica (Giainismo), mano (Ahimsa), fiore di loto con fiamma (Ayyavalismo), tre lune della Dea triplice, cross pattée (Ordine Teutonico), mani di Dio (Slavismo). Proteste degli atei: “appendiamo anche un non-simbolo”. Filosofi, fisici e scienziati della percezione allo studio per la realizzazione del manufatto immateriale non simbolico. Delusi gli agnostici, che vorrebbero appendere un crocefisso a intermittenza.

Radio Radicale fa un servizio pubblico

Non so se v’e’ mai capitato di ascoltare Radio Radicale. Magari sembra una palla mostruosa come radio ma in realta’ svolge un incredibile, forse insostituibile ma sicuramente ineguagliato servizio pubblico da oltre trent’anni trasmettendo, conservando e mettendo a disposizione tutte le sedute del parlamento. Inoltre Radio Radicale trasmette in forma completa e senza mediazioni processi, interviste, manifestazioni, conferenze stampa e quant’altro. Ad oggi l’archivio multimediale di Radio Radicale contiene 283.000 registrazioni.

67.364 interviste
15.599 udienze di processi
32.056 convegni e dibattiti
7.716 assemblee
6.745 comizi e manifestazioni
16.030 conferenze stampa
161.100 oratori
5.579 organizzazioni

Più della metà di questo archivio è disponibile e liberamente accessibile in formato multimediale online sul sito www.RadioRadicale.it.

Per esempio, le udienze che abbiamo ascoltato in Siee Giuee Accaso dei processi del G8 di Genova sono registrazioni provenienti da Radio Radicale.

Ma adesso incombe il pericolo dell’eliminazione della funzione pubblica assicurata dal 1976 da Radio Radicale. Se avete voglia e tempo di leggervi questo approfondito link sul ruolo di radio radicale.

Se invece vi fidate di me e/o mettete firme in bianco a casaccio collegatevi direttamente qui e non
dimenticatevi di mandarmi un foglio A4 bianco con una vostra firma in calce
.

Conflitto d’interessi?

Leggo ora su repubblica.it che nella vicenda riguardante il Governatore Marrazzo, Berlusconi avrebbe avvertito Marrazzo che giravano dei video sul suo conto. Ma per rendervi meglio conto vi lascio le righe lette da Repubblica:

Ad avvisare Marrazzo - confermano a “Repubblica” - fu lo stesso primo ministro. Ad un settimanale del suo gruppo editoriale, “Chi”, i ricattatori avevano infatti offerto l’intero pacchetto. E a quel punto, il direttore del periodico informò il presidente del Consiglio. Berlusconi si dichiarò contrario alla pubblicazione dell’intera vicenda. E nell’avvertire Marrazzo diede garanzie sul comportamento dei media di sua proprietà. In particolare di quelli riferibili alla Mondadori.

Ora, sebbene Berlusconi possa essersi comportato da “gentiluomo” risulta sempre piu’ lampante, senza nessun filtro, il controllo che Berlusconi, per sua personale ammissione, esercita sui media di sua (diretta o indiretta) proprieta’.

Tutto cio’ e’ vergognoso, e non mi riferisco al caso di Piero Marrazzo.

Chiarezza

La Corte costituzionale ha bocciato il lodo Alfano; perche’? Per 2 semplici motivi che sono riportati nel comunicato stampa della corte:

La Corte costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze n. 397/08 e n. 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del GIP del Tribunale di Roma ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione.

Mi pare che non ci sia da sbagliarsi: il cosiddetto Lodo Alfano viola un principio costituzionale (l’articolo 3, Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.) e lo viola violando un’altro principio costituzionale (art.138 che regola il modo della revisione della costituzione).

I nostri legislatori che si riempono la bocca parlando di meritocrazia mi pare che siano degli ignoranti totali del mestiere che fanno e andrebbero licenziati in blocco.

Leggendo qua e là

Quattro righe dalla Costituzione italiana.

Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 54.

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

Art. 92.

Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri.

Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.

Art. 134.

La Corte costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni;
sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni;
sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione.

Art. 136.

Quando la Corte dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma di legge o di atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione.

La decisione della Corte è pubblicata e comunicata alle Camere ed ai Consigli regionali interessati, affinché, ove lo ritengano necessario, provvedano nelle forme costituzionali.

Perché in questi giorni di cazzate dette da politici, avvocati e giornalisti ne ho sentite troppe.

“Scudo” fiscale, condono fiscale

Mi sento di condividere questo appello al presidente della Repubblica di Bruno Tinti apparso su Il Fatto Quotidiano qualche giorno fa.

Signor Presidente, con questo emendamento una legge già odiosa diventerà uno strumento di illegalità. I beneficiati dallo scudo non potranno essere perseguiti per reati tributari e di falso in bilancio, il mezzo con cui sono stati prodotti i capitali che lo Stato “liceizza???; e intermediarie professionisti che ne cureranno il rientro non saranno tenuti a rispettare l’obbligo di segnalazione per l’antiriciclaggio; insomma omertà, complicità, favoreggiamento.

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Legioni di escort (puttane)

Il nuovo termine escort, che si usa per indicare una prostituta d’alto bordo, e’ congeniale sia all’utilizzatore finale sia a chi quel mestiere fa. E’ un ottimo modo per rendere l’argomento piu’ leggero e frivolo e privo di ogni connotazione negativa. D’altronde il mio babbo una escort (Ford) ce l’ha da piu’ di 10 anni, ed e’ anche il secondo modello; e’ anche una parola che ci suona familiare, come il modello della Ford del mio babbo: la station wagon ovvero familiare.

Dopo le intercettazioni (autoprodotte) da Patrizia D’Addario circa i suoi incontri con il miglior Premier in 150 anni di storia (in Italia) e pubblicate dall’Espresso, sono stati pubblicati (qui e qui) dal Corriere della Sera, degli stralci degli interrogatori degli inquirenti a Gianpaolo Tarantini, ovvero l’imprenditore pugliese che ha fatto transumare mandrie di ragazze, piu’ o meno dedite o consenzienti a vendere il proprio corpo, nelle ville del suddetto miglior premier in 150 anni di storia.

Qualcuno sminuisce la questione definendola gossip, ma Giampaolo Tarantini stesso ci spiega che

il ricorso alle prostitute ed alla cocaina si in­serisce in un mio (di Tarantini, nda) progetto te­so a realizzare una rete di con­nivenze nel settore della Pub­blica amministrazione perché (io Tarantini, nda) ho pensato in questi anni che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella società.

A me non pare propriamente gossip. Mi pare si possano profilare tutta una serie di reati, dall’istigazione alla prostituzione al ricatto, dalla corruzione e alla concussione.

Lasciatemi concludere con una citazione a Fabrizio De Andre’, e’ mai possibile, porco di un cane, che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane?

Berlusconi antimafioso

Sto leggendomi in questo periodo la sentenza che ha condannato Marcello Dell’Utri e Gaetano Cinà a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa (art. 416 bis c.p.). Il processo d’appello si sta per concludere, entro fine anno credo, ed e’ quel processo a cui i PM hanno chiesto di portare come prova ulteriore lo scampolo di lettera trovata a casa di Massimo Ciancimino e rivolta a Silvio Berlusconi.

Nel frattempo ho letto questo articolo, Berlusconi antimafioso, che parla di alcuni aspetti che vengono fuori da questa sentenza.

Ci sta che dichiari di non aver mai avuto rapporti con le minorenni, ma solo con le diversamente maggiorenni. Ammettiamo pure che dica che nella sua villa non ci sono mai stati festini ma solo donne nude fotografate mentre si insaponavano innocentemente l’un l’altra. Ammettiamo pure che Patrizia D’Addario sia un agente della Ciakgbmossad con licenza di complottare. Ma trattare male gli amici no, quello non è ammesso dal codice d’onore. Sputare nel piatto in cui il tuo maggiore compare ha, ormai giudiziariamente, mangiato, quello no. Ma perchè mai dichiarare di voler sconfiggere la mafia? Poteva dire di voler combattere i coltivatori di crisantemi Ogm, di voler riempire le galere di parcheggiatori abusivi, categoria nella quale palermitani sono tra i 30 più pericolosi; ma attaccare la mafia, quello no. Silvio Berlusconi, mentre era in visita in Tunisia dal presidente Ben Alì, ha avuto la pessima idea di visitare il set in cui Giuseppe Tornatore ha girato il film Bagheria. Di fronte alle bellezze siciliane riprodotte alla perfezione dagli scenografi, Silvio, rendendosi forse conto della zavorra che grava sulla testa dei siciliani e su quei posti incantevoli a causa della mafia, si è emozionato e si è lasciato andare: “Vorrei passare alla storia come il presidente del consiglio che ha sconfitto la mafia. Il mio governo ha dichiarato una lotta dura alla mafia ed ha conseguito risultati importanti visto che le carceri sono piene di mafiosi”.

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Prof. di serie A? O di serie B?

Leggo ora che il TAR del Lazio ha sancito che i docenti di religione cattolica non possono partecipare “a pieno titolo” agli scrutini ed il loro insegnamento non può avere effetti sulla determinazione del credito scolastico. Sacrosanto dico io!

La parlamentare del Pd, Paola Binetti non e’ d’accordo: “Così si creano insegnati di serie A e serie B; la religione non è un optional”. Forse per lei! La religione e’ un optional (a scuola) tant’e’ che si puo’ scegliere se frequentare o meno l’ora di religione; o le cose sono cambiate nei quindici anni che mi separano dagli anni delle superiori?

Interessante pensare che gli insegnanti di religione siano selezionati dalla curia e non dal ministero. Un po’ come se ad insegnare storia fosse, con un’iperbole, Fidel Castro o Hu Jintao o Osama Bin Laden a selezionare i docenti. Insomma, piu’ che di serie A o B qui si parla di allenatori diversi e anche campionati diversi e anche diversi sport.