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Vaccini e Autismo ovvero dei limiti della scienza medica

Essere quasi genitori ti pone di fronte ad alcune scelte da prendere. Sono momenti difficili perchè queste decisioni andranno ad influire non direttamente su te stesso ma su un’altra persona. Sto scoprendo l’acqua calda, probabilmente penseranno i miei, ma questo è il momento in cui la scopro.

Recentemente mi è capitato di approfondire la questione del vaccino trivalente (contro morbillo, pertosse e rosolia). Esiste una corrente di pensiero che dice che vaccinare è potenzialmente rischioso e soprattutto c’è una possibilità che faccia venire l’autismo. Questa notizia che i vaccini possano causare l’autismo è venuta alla ribalta delle cronache anche molto di recente quando a Trani si è aperta un fascicolo d’indagine contro ignoti per una denuncia sporta dai genitori di due minori.

Cosa ci dice la scienza?

Nel 1998 appare su The Lancet (forse la più importante rivista medica al mondo) un articolo firmato da un certo dottor Andrew Wakefield nel quale si dimostra che l’insorgenza dell’autismo in 12 bambini è stato dovuto alla vaccinazione MPR. Panico, grandi discussioni, la gente comincia a diffidare dei vaccini.

Si diffida così tanto che in Giappone si sospende la vaccinazione obbligatoria e si crea un perfetto esperimento scientifico: da una parte c’è la fetta di popolazione che continua a vaccinarsi e dall’altro quella che decide di non vaccinarsi creando un perfetto gruppo di controllo.

Nel frattempo si scopre che i dati di Wakefield sono stati truccati per dimostrare il legame vaccino-insorgenza dell’autismo. 10 tra i 12 cofirmatari dell’articolo ritirano la propria firma e nel 2012 The Lancet ritira la pubblicazione. Wakefield viene radiato dall’ordine dei medici (anche se questo termine è improprio perchè gli ordini professionali esistono solo in Italia). Una collezione di link la trovate qui.

Non appena dei dati epidemiologici su autismo e vaccino sono stati disponibili per il Giappone si sono fatte le dovute comparazioni.  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22521285

Fate un giro su pubmed per vedere quante pubblicazioni siano state fatte su questo caso. Tutte indicano che non c’è correlazione tra autismo e vaccino.

Quindi, forse è la mala informazione che ci ha messo una pulce nell’orecchio (giustamente nel 1998 quando l’articolo di Wakefield è stato pubblicato) e che non ha corretto il tiro e non ha reso nota la conclusione della vicenda.

Inoltre c’è un vizio di fondo: la medicina NON è una scienza esatta. Basa le sue predizioni sull’esperienza (la statistica) ma gli individui sono diversi e quindi ognuno ha le sue specificità. Per esempio l’amniocentesi o villocentesi sono in grado di dare una risposta certa circa alcune malattie cromosomiche che il feto può sviluppare, ma hanno una probabilità di portare all’aborto dell’1% indipendentemente dalla mano di chi la fa o dal risultato dell’esame.  Quell’1% è il rischio che ti assumi come genitore nel fare quell’analisi: 99 la fanno e tutto ok, ma 1 la fa e perde il bambino.

Nel caso dei vaccini quell’1% non c’è. Magari c’è una correlazione temporale tra la somministrazione del vaccino e l’insorgenza dell’autismo che però non è un vincolo di causa effetto. Mi piace sempre ricordare in questi casi che il global warming può essere correlato alla diminuzione del numero di pirati nei caraibi, come dimostrato nel seguente grafico.

Correlazione tra il riscaldamento globale ed il numero di pirati

Correlazione tra il riscaldamento globale ed il numero di pirati

Invalicabile?

E’ possibile scrivere una frase del genere anche in un articolo divulgativo di scienza?

(La) scoperta (che i neutrini viaggino a velocita’ piu’ elevate di quella della luce, ndr) sarebbe rivoluzionaria e in grado di sconvolgere la fisica perché Albert Einstein aveva stabilito per la luce un limite invalicabile: 300 mila chilometri al secondo. E su di esso aveva fondato le sue teorie, in particolare la teoria della relatività speciale, per spiegare la natura dell’universo.”

Einstein aveva stabilito? E chi e’ madre natura? Era certamente un grande, ma e’ quello che si osservava in natura che spinse Einstein a postulare (ovvero introdurre un dogma fino ad allora impensabile) nella sua teoria che la velocita’ della luce fosse invalicabile. Data questa premessa il grande fisico derivo’ la teoria della relativita’. Poi la teoria provo’ essere in grado di predirre e spiegare molti effetti misurati sperimentalmente.

Il mondo come lo conosciamo non ubbidisce alla teoria della relativita’ in quanto tale ma e’ la teoria della relativita’ che e’ in grado di descrivere molti aspetti del mondo che ci circonda.

Comunque il resto dell’articolo non e’ che sia scritto molto meglio. E’ scritto come una specie di poliziesco che getta un sacco di incertezze su tutto.

Meglio dedicarsi a questo articolo che senza fanfare e misteri e fumi spiega come stiano le cose.

Comunque se questa scoperta fosse vera sarebbe una vera rivoluzione!

LHC first physics run

On march 30th the first physics run is going to happen at CERN (if everything goes according to schedule).

Director general of CERN Rolf Heuer looks forward to the run:

 
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