Cristina da vena

Nel turbinio del colpo di reni finale del trasloco, abbiamo preso in prestito la macchina dall’amica Giorgia (grazie Giorgia, la tua Ford Fiesta contiene un monte di roba!!) e abbiamo fatto un po’ di viaggi, compresi 2 all’Ikea (la nemesi di Edo&Silvia) durante i quali abbiamo ascoltato un cd di canzoni dei cartoni animati.

Sapete la sindrome di quella generazione di almeno trentenni che gia’ drogati di televisione nella propria giovinezza si identifica in musiche disco-robot e tradizional-buoniste? Insomma, ad un certo punto la qualita’ di queste musiche, che nella versione disco-robot e’ veramente alta, degrada asintoticamente verso le versioni di Cristina da vena (endovena).

Scopro da wikipedia che:

l’allora responsabile della tv dei ragazzi della neonata Canale 5, era alla ricerca di una voce femminile che potesse interpretare la sigla della serie animata giapponese Pinocchio: dopo essere stata sottoposta ad un provino discografico, Cristina, ancora minorenne, firma un contratto di esclusiva (a cui è legata ancora oggi) con l’etichetta discografica di Canale 5, la Five Record (in seguito RTI Music, oggi inglobata in RTI s.p.a.) e diviene così l’interprete della canzone Bambino Pinocchio.

Quindi possiamo dire che Berlusconi e’ anche l’artefice di questo sfacelo, di aver negato a tutti i ventenni la possibilita’ di godere di ottime e varie musiche durante la loro giovinezza. Un’altra casella da aggiungere alle colpe del migliore presidente del consiglio degli ultimi 150 anni.

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