Ritardo: almeno 1 milione cinquecentosettantaseimila ottocento minuti

C’era una volta un bel paese dove la crisi non esisteva. Ad un certo punto pero’ negli ultimi 3 anni:
2010) governo berlusconi 2010 settembre, inciampa sulla rendicontazione
a fine novembre con la scissione di Fini si finisce che non si sa se ha la fiducia del parlamento
allora Napolitano (deo gratias, si fa per dire) dice “non votiamo ora, votiamo fra un mese dopo la finanziaria”. Cosi’ B. si compra Razzi, Scilipoti e frega Fini.
E si passa un altro anno a vivacchiare, la crisi non esiste, ristoranti pieni, non si trovano biglietti aerei…. e boiate del genere.
2011) Ci si libera di B. in modo antidemocratico con un colpo di stato istituzionale, per mettere al governo qualcuno che faccia qualcosa visto che la crisi si e’ materializzata in tutta la sua virulenza da un giorno all’altro.
Va su Monti che potrebbe fare tutto, visto che i partiti sono al minimo di rispettabilita’
e voterebbero tutto pur di rimettere i conti in ordine e pulirsi la coscienza ed infatti, tra le altre votano la reintroduzione dell’ICI con un altro nome, la (sacrosanta) riforma delle pensioni (ma creando gli esodati senza accorgersene). Pero’ Monti, trincerandosi dietro a problemi di fiducia, non di autostima, evita di toccare tutti i poteri forti e le storture del nostro sistema democratico, quindi a parte nuove tasse la formula e’ la solita.

2012) dopo un anno di silenzio, schermati da Monti, i partiti sono schiacciati dal peso delle leggi sbagliate (pensioni) che hanno votato e prendono la palla al balzo per fare una campagna elettorale scoppiettante promettendo ricchi premi ai coglioni… E cosi’ che in una meravigliosa campagna elettorale B, rientra nell’agone politico dopo l’espulsione da parte di Napolitano e riprende in volata il PD che entrato nell’ultimo giro vincente si autoazzoppa lasciando alla guida un membro della nomenclatura che negli ultimi 20 anni ha raggiunto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti e facendo di tutto per eliminare il concorrente che incarna quasi magicamente molte anime del popolo elettore, Renzi: e’ di centro-destra (ex DC), e’ di centro-sinistra (e’ del PD), e’ pure antipolitico (il rottamatore).

2013) Si decide per l’usato sicuro ed infatti l’usato sicuro li porta di sicuro ad una clamorosa disfatta elettorale; mentre vincenti sono gli altri 2 Grullo e B. Purtroppo il primo mi delude clamorosamente non mantenendo il ruolo, che ha avuto fino ad allora, di garante della qualita’ (??) dei candidati, ma controlla i rappresentanti a bacchetta. (Si veda per esempio il post allucinante sulla legge Bossi-Fini in occasione della tragedia di Lampedusa quando i rappresentanti M5S osano usare il proprio cervello). Per quel che riguarda B. non sono necessarie parole. Il perdente Bersani intende fare un governo con B (http://www.ciwati.it/2013/11/14/non-ci-abbiamo-provato-sul-serio/), perche’ di Grullo non si fida. E cosi’ si fa un quattr’e quattr’otto un governo di larghe intese, senza nessun programma, a parte togliere l’odiata IMU.

Si comincia a lavorare alacremente a posticipare tutte le decisioni finche’ come un fulmine a ciel sereno (in realta’ c’erano nuvoloni nerissimi da tempo) giunge una condanna definitiva per B. Questo cambia tutto. Dopo 5 mesi di ulteriori procrastinazioni si giunge all’elezione del nuovo segretario del PD a cui concorrono in finale i 2 originari rottamatori e tal Gianni Cuperlo cavallo della segreteria.
In sostanza in 3 anni abbiamo bruciato almeno 3 buone occasioni per riformare la classe politica (sono ottimista): Monti, primarie PD 2012, M5S.
Ora, Renzi e’ stato eletto, non e’ che mi aspetto che faccia tutto lui: a Firenze ha fatto tante cose e tante altre no. Non e’ il bengodi, ma un pregio non trascurabile l’ha avuto: ha scardinato le linee di potere che da decenni erano in mano ad una classe politica ignava ed incapace. Speriamo che questa volta non sia troppo tardi.

Esentasse

In questa campagna elettorale che altro non è che un grottesco dejà vù, vi racconto una storia. Voi fateci quello che volete.

Correva l’anno 1574 e gli spagnoli dominavano le terre d’Olanda. Durante la cosiddetta guerra degli 80 anni le provincie dei Paesi Bassi combatterono per la propria indipendenza. Tra queste, la città di Leiden, dove secoli dopo ho vissuto per 7 anni, fu assediata a lungo dai dominatori e gli abitanti furono costretti a rifugiarsi in un fortino costruito su di una piccola collina artificiale. Resistendo strenuamente riuscirono a liberarsi il 3 ottobre 1574 grazie all’intervento di Willem van Oranje, leader dell’insurrezione contro gli spagnoli.

Come premio per la loro forza e tenacia, e anche per aver scelto di annettersi al suo regno, Willem chiese agli abitanti di Leiden se volessero che non imponesse loro tasse per 10 anni oppure che fondasse a Leiden una università.

Fu così che nel 1575 fu fondata l’università di Leiden, la più antica d’Olanda. La fondazione dell’università fece di Leiden un attivo centro culturale e divenne traino per l’economia: per esempio nacquero le prime tipografie dove si stampavano libri grazie alla recente invenzione di Guttemberg. E ancora oggi, dopo oltre 430 anni, l’università occupa un posto primario nell’economia della città e dell’area limitrofa.

Pensate quanto sarebbe stato diverso questo racconto (e la realtà) nel caso che gli abitanti di Leiden avessero scelto di vivere esentasse per 10 anni.

Getting the dark settings in Gnome3/2 hybrid

this post is useful to me.

To change the gtk look on gnome 3/gnome 2 hybrid as in debian 6 you must use the command line.

Apparently Gnome is reading the gtk.css file setting. So you need to substitute the gtk-dark.css to the gtk.css:

cd /usr/share/themes/Adwaita/gtk-3.0

cp gtk.css gtk.css.orig

cp gtk-dark.css gtk.css

iPad

The iPad is a wonderful and versatile gadget!

The Blues

Riferimenti ad Apicella non sono permessi.

La rinascita del blog

Essendo un fuoriuscito dai social networks mi tocca di ridar vita al blog, che e’ mio e su cui scrivono sporadicamente anche degli amici –donde il punto 4 nel titolo perche’ siamo in 4.

Se un vantaggio il social networking lo poteva avere era la facilita’ di condivisione, ma allo stesso tempo, la facilita’ con cui si puo’ ri-postare produce caos e confusione.

Allora vi propongo un po’ di segnalazioni (non piu’ che giornalmente):

Riflessioni di Massimo Gramellini su La Stampa circa l’affondamento della Costa Concordia. Uno e Due

What’s your job?

Sometimes my boss does something like this…

Morto in Afghanistan

Ma lo sapevate che il 13 gennaio e’ morto un altro militare italiano in Afghanistan? Non e’ morto in azioni di guerra ma per un malore. Io non ne avevo sentito parlare finche’ non ho letto il comunicato del governo.

Economy explained with cows

Socialism:

You have 2 cows.

The State forces you to give one to your neighbor.

Communism:

You have 2 cows.

The State takes them from you and gives you the milk.

Fascism:

You have 2 cows.

The State takes them from you and SELLS you the milk.

Nazism:

You have 2 cows.

The State takes them from you and shoots you to the head.

Bureaucracy:

You have 2 cows.

The State loses one, milks the other and splits the milk.

Traditional capitalism:

You have 2 cows.

You sell one and buy a bull.

You get more cows, sell them and earn money.

Modern capitalism:

You have 2 cows.

You sell 3 of your cows to your own company that sells stocks through promissory notes issued by your brother in law in the bank.

Then you execute an debt exchange in a public offer and get 4 cows back, with a tax exemption for 5 cows.

The milk from your 6 cows is sent through a broker to a company in Caiman Islands, that sells you back the rights of the milk of 7 cows to your company.

The annual report says that you have 8 cows, with an option to one more.

You take your 9 cows, cut them in pieces and sell people pieces of 10 cows.

Surprisingly, nobody seem to notice that, actually, you only have 2 cows.

Japanese economy:

You have 2 cows.

You redesign them at a scale 1:10 and make them produce double.

But you don’t get rich.

You make cartoons of all the process and call them Kowmon.

German economy:

You have 2 cows.

By re-engineering them, you make them to live 100 years, eat once a month and milk themselves.

Nobody thinks that’s extraordinary.

Russian economy:

You have 2 cows.

You count them and they are 5 cows.

You count again and you count 257 cows.

You count again and you have 3 cows.

You stop counting cows and open another vodka bottle.

Chinese economy:

You have 2 cows.

You have 300 guys milking them.

You explain the world the secret of you amazing milking production ratio.

You shoot at a journalist that was going to tell the truth.

Iraqi economy:

You have no cows.

Nobody believes that you don’t have any cow, so they bomb you and invade the country.

You still don’t have any cow.

Swiss economy:

There are 5 million cows.

Obviously they must be somebody’s, but nobody seems to know who he is.

French economy:

You have 2 cows.

Then you strike, revolt violently and cut all roads, because you want 3 cows.

New Zealand economy:

You have 2 cows.

The one on the left looks prettier to you each day.

Spanish economy:

You have 2 cows, but you have no idea where they are.

Since it’s Friday you go for breakfast to the bar and read the sports press.

Anyway, you’ll look for them after Saint Aniceto’s holidays.

Resettiamo le banche

La cura lacrime e sangue mette qualche pezza, ma sentite qua…

chissa’ che ne pensa Enzino…