Le aperture di Grillo e Casaleggio

Per la serie “le analisi politiche di Edo” presentiamo queste considerazioni alle aperture di Grillo e Casaleggio apparse ieri sul Blog (oramai nome proprio del blog di Grillo).

“Correva il gennaio 2014. Renzie e i giornalai chiedevano a gran voce che il M5S andasse a “vedere le carte” della legge elettorale di Renzie, se no il Paese andava a sbattere. Altrimenti Renzie con chi altro poteva fare la legge se non con Berlusconi? E Berlusconi fu! Il pregiudicato sbattuto fuori dal Senato per merito esclusivo del M5S che chiese il voto palese e accelerò la discussione in aula, fu in seguito accolto in gran pompa da Napolitano al Quirinale come novello padre costituzionale. E chi altri poteva fare le riforme della P2 se non un condannato in via definitiva nonché ex iscritto alla P2 (tessera 1816, ndr)? La logica in questo è impeccabile.

Sappiamo tutti che io sono stato un supporter del M5S, e sono stato pure iscritto al movimento con registrazione ufficiale. Tutto questo non perche’ avessi fiducia in Grillo (la persona) ne’ tantomeno in Casaleggio, ma perche’ ritenevo che il M5S potesse incanalare lo scontento popolare nei confronti dei partiti tradizionali verso qualcosa di costruttivo. Stimavo Grillo perche’ era riuscito a far nascere un movimento politico propositivo da questo scontento. Fino a che il M5S non si ha manifestato il suo potenziale alle politiche, ritengo che Grillo abbia agito con onesta’ intellettuale ponendosi come megafono di un movimento che non esisteva e che si stava affacciando con enormi difficolta’ nell’agone politico.

Purtroppo non ha continuato a comportarsi come levatrice come aveva fatto fin all’ora ma e’ diventato “padre padrone”, governando i rappresentanti dei cittadini come se fossero pedine, espellendo chi alzava la testa etc. Per questo ho poi perso fiducia in questo movimento. Questo detto vediamo cosa dice Grillo.

Il M5S avviò a gennaio una discussione on line con gli iscritti, seguita da un voto, su ogni singolo punto possibile di una nuova legge elettorale con l’aiuto del professor Giannuli. La legge M5S è stata quindi depositata in Parlamento e siamo arrivati prima della legge elettorale di Renzie e Berlusconi, primi con il passo della tartaruga, ma della democrazia partecipata. Ricordate? Se non si faceva la legge entro il 25 gennaio non doveva cadere il mondo? Rileggetevi gli articoli dei quotidiani di allora. Pura comicità.

Io ho partecipato come iscritto al M5S alle succitate consultazioni. La mia sensazione e’ che e’ stata una cosa molto dilettantesca e abbastanza risibile:

1) la base democratica della “rete” e’ di circa 40000 persone, nemmeno l’1% delle persone che i senatori e deputati M5S rappresentano in parlamento. Come sistema democratico e’ un po’ deboluccio, sebbene uno possa pensare “meglio che in mano a pochi dirigenti di partito”. Comunque, spesso nei partiti ci sono persone che sono state legittimate da un voto popolare (al limite anche le primarie del PD sono una forma di legittimazione democratica con una base ben piu’ cospicua dei registrati 5S). Inoltre questi che compongono la “rete” non hanno nessuna legittimazione popolare.

2) Le votazioni della “rete” vengono fatte su quesiti posti non si sa bene da chi. Si presume che spesso vengano fatte da Grillo o da qualche senatore o deputato, ma non e’ chiaro (almeno a me) chi possa porre questi quesiti.

3) Queste votazioni vengono poi rispettate? Certe volte si, come nel caso della legge Bossi-Fini, quando la “rete” voto’ contrariamente al pensiero dei 2 leader. Altre volte invece si e’ quasi rispettata la volonta’ della “rete” come nel caso delle consultazioni con Renzi. In quel caso ricevetti la seguente email:

Caro Iscritto al MoVimento 5 Stelle,

l’assemblea dei portavoce del MoVimento 5 Stelle sta discutendo se andare da Renzi per le consultazioni.
Ci sono posizioni differenti.
Comunque ci sembra corretto che su questa decisione si pronuncino gli iscritti attraverso la Rete.

Puoi accedere al sistema di votazione da qui entro le 22.00 di oggi (martedì 18/2):
https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/

Noi crediamo che non sia opportuno andare per non partecipare a una farsa.

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

La votazione fu convocata in fretta e furia (con scadenza “oggi”) e vi era una frase dei 2 leader che influenzava sul voto da dare: Noi crediamo che non sia opportuno andare. Nonostante questo la “rete” decise, per un pugno di voti, che M5S avrebbe dovuto andare alle consultazioni. Poi pero’ ci ando’ Grillo e le rese davvero una vera farsa.

Io, candidamente, mi sono sempre chiesto in base a quale ruolo nel M5S Grillo abbia partecipato a quell’incontro istituzionale. Perche’ leggendosi il non statuto del M5S non v’e’ traccia di un ruolo da leader di Beppe Grillo (ne’ tantomeno Casaleggio) nel movimento. Semmai c’e’ quello di ispiratore (art. 4 )

Comunque ora aspettano che “Renzi batta un colpo” ma io ho i miei dubbi che il sistema democratico M5S (a controllo G&C) sia in grado di intavolare una trattativa sulla legge elettorale. Ogni decisione di ogni parlamentare va demandata alla “rete”? Mah, mi pare una scemenza colossale. Lo ripeto da tempo, l’ho provato a scrivere sul forum del M5S, che il movimento avrebbe potuto fare qualcosa solo se si fosse emancipato da Grillo e Casaleggio ricevendo dei bei “se non ti piace cosi’ vattene”. Staremo a vedere